Juventus, le prime idee di Tudor: dalla difesa a 3 al doppio trequartista. Nico Gonzalez cambia ruolo?

Cristiano Corbo, inviato a Torino
13 ore fa
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Le prime urla di Igor Tudor si sono fatte sentire, persino all’esterno della Continassa, tra il traffico e i pochi tifosi presenti. Un segnale chiaro di quella che sarà la sua Juventus: intensa, intensissima. Il tecnico croato ha speso buona parte della sessione a chiedere esattamente questo ai suoi giocatori. Ovviamente, con la squadra ancora incompleta – il gruppo sarà al completo solo dopodomani – le prove tattiche sono state limitate. Ma qualcosa è già emerso, filtrato attraverso i muri spessi del centro sportivo: Tudor sta valutando un ritorno alla difesa a tre.

I SUOI UOMINI - Le scelte dell’allenatore potrebbero portare a cambiamenti significativi rispetto alla Juventus di Thiago Motta, soprattutto in difesa. Il nuovo assetto prevede una retroguardia più folta, ma con una questione chiave da risolvere: il centrale. Tudor vuole un giocatore con qualità nel palleggio e continuità negli interventi. In questo contesto, Gatti potrebbe essere dirottato nel ruolo di braccetto, mentre Veiga sembra più adatto di Kalulu a ricoprire la posizione centrale. E poi c’è Locatelli, che potrebbe essere una soluzione alternativa proprio lì, lì in mezzo, anche se da valutare con attenzione.

SUGLI ESTERNI - A centrocampo le pedine sembrano più interscambiabili, ma resta da capire come Tudor gestirà gli esterni. A sinistra Cambiaso è un punto fermo, mentre a destra la sfida è aperta. Weah garantisce velocità e profondità, ma il tecnico lo considera piuttosto monotono nella giocata. Nico Gonzalez, invece, avrebbe il profilo ideale, ma dovrà dimostrare di poter offrire quel sacrificio difensivo che finora non è mai stato il suo punto forte.

DAVANTI - Il resto della squadra è ancora tutto da costruire. Tudor dovrà valutare le condizioni dei giocatori e scegliere se affidarsi a una punta di riferimento o inserire un trequartista in più. La necessità di equilibrio rende più probabile la seconda opzione, con Koopmeiners e Yildiz a supporto dell’attaccante. E qui arriva il nodo principale: chi guiderà l’attacco? L’ipotesi più probabile è che Tudor riparta da Dusan Vlahovic e non Kolo Muani, ma nulla è ancora deciso. Il duello è aperto, anche perché il tecnico non ha ancora avuto modo di confrontarsi con i suoi centravanti. Molto dipenderà da come li troverà, da cosa chiederà loro e, soprattutto, dalle prime risposte che riceverà. Bentornati, duelli interni...